“LE LOMBOSCIATALGIE: ASPETTI CLINICI/STRUMENTALI – TRATTAMENTO CONSERVATIVO E CHIRURGICO – CONSIDERAZIONI MEDICO-LEGALI”
Il mal di schiena è la patologia umana più frequente dopo il raffreddore, interessando una vastissima fascia della popolazione adulta, il 60-80% dei soggetti sopra ai 50 anni e la quasi totalità di quelli sopra ai 60 anni. Secondo i dati INAIL del 2013, su 700.000 infortuni, 25760 hanno interessato la colonna lombare, con un danno permanente riconosciuto in 1470 casi. In Puglia su 32725 infortuni, 1351 sono a carico della colonna, con o senza coinvolgimento del midollo spinale. Il mal di schiena spesso è dovuto al lavoro: le malattie professionali sono infatti 51492 casi a livello nazionale, 2686 solo in Puglia. Si tratta secondo ripetute indagini ISTAT, di affezioni croniche di gran lunga tra le più diffuse, specie in Puglia dove l’impiego nel settore agricolo è di dimensioni rilevanti. Rappresenta, dunque, un problema notevole anche per gli elevati costi sociali derivanti dalla limitazione funzionale e dalle conseguenti ricadute sul SSN, sull’attività produttiva e in particolare sull’INAIL.
Il convegno “Le lombosciatalgie, aspetti clinici-strumentali. Trattamento conservativo e chirurgico. Considerazioni medico-legali” coordinato dall’ Ortopedico Lucio Catamo e moderato dal Sovrintendente Medico Legale INAIL della Regione Puglia Pietro Amico, ha visto a confronto primari e ricercatori delle più importanti strutture sanitarie italiane e specialisti INAIL. L’obiettivo è ricercare le migliori soluzioni possibili, sia per il trattamento chirurgico che per la riabilitazione, con l’obiettivo di valorizzare le strutture sanitarie e il territorio attraverso il lancio del programma di turismo medicale in Puglia “Salute e Turismo nel Salento”. Responsabile dell’evento è Josip Buric, neurochirurgo di fama internazionale.