“TERAPIA INFILTRATIVA O PROTESI NELLE ARTROSI DISTRETTUALI?”
Il convegno “Terapie Infiltrative o Protesi nelle Artrosi distrettuali”, promosso da Medinforma in collaborazione con SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie e il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Lecce, il 1 Luglio 2017 riunirà a Santa Cesarea Terme (Lecce) specialisti delle più importanti strutture sanitarie italiane. Il convegno rilascerà 7,9 crediti ECM e si terrà presso la Sala Convegni dell’Albergo Palazzo Terme in via Roma 237 a Santa Cesarea Terme (Lecce). Al centro dei lavori l’artrosi, fra le malattie croniche più frequenti nella popolazione italiana e principale causa di disabilità dell’anziano.
Quella italiana è una popolazione che invecchia, in cui le patologie croniche sono sempre più diffuse. Tra queste l’artrosi, fra le malattie croniche più frequenti nella popolazione e principale causa di disabilità dell’anziano.
In Italia sono colpiti oltre 5.000.000 di cittadini, determinando costi per il servizio sanitario nazionale di oltre 6,5 miliardi di euro.
L’ultimo decennio di ricerca dedicata ai meccanismi patogenetici all’origine dell’osteoartrosi ha chiarito, con evidenze sempre più solide, che gli aspetti relativi alle alterazioni metaboliche nei tessuti articolari costituiscono una emergenza sanitaria sempre più rilevante.
Ma aspetto ancor più considerevole è dato dalle proiezioni, che indicano una crescita esponenziale della malattia nei prossimi anni, con conseguente coinvolgimento di operatori sanitari ed incremento della spesa sociale e sanitaria.
Di conseguenza saranno in crescita un numero già altissimo di protesi impiantate: l’Italia difatti si attesta tra i primi paesi in Europa con oltre 200 mila interventi l’anno.
Quali le terapie più sicure e i rimedi più efficaci per i pazienti? Se da un lato la sostituzione dell’articolazione con una protesi parziale o totale può essere la soluzione ad una limitazione funzionale grave e invalidante, la possibilità di trattare efficacemente la sintomatologia dolorosa mediante adeguate terapie farmacologiche e/o fisioterapiche coadiuvate da infiltrazioni articolari potrebbe permettere un minor ricorso alla chirurgia protesica, che vede l’Italia al primo posto in Europa, contribuendo a contenere i notevoli costi sopportati dal SSN.
“Le articolazioni sono delle cerniere che con il tempo vanno incontro ad una fisiologica usura e, se utilizzate poco o male, possono alterarsi. Per cui talora bisogna sostituirle per permettere lo svolgimento delle azioni di vita quotidiana ed in alcuni casi anche una ripresa di attività fisiche e sportive. Un corretto stile di vita e un tempestivo e adeguato trattamento permettono di ridurre le sofferenze e quindi i costi sanitari”, sostiene Lucio Catamo, chirurgo ortopedico, coordinatore scientifico Medinforma e responsabile della UO di Villa Torri Hospital di Bologna.