Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale

La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale

È attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento di vari disturbi psicopatologici, come Disturbi dell’umore, Disturbo ossessivo-compulsivo, Disturbi del comportamento alimentare, Disturbo Post-traumatico da stress, Dipendenze, Disturbi del sonno, Disturbi d’ansia, Agorafobia, Attacchi di panico, Fobie sociali, ecc. così come attestano i recenti dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

La Terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è adatta al trattamento individuale, di coppia, in gruppo, nei contesti lavorativi ed è utile non solo per gli adulti, ma anche per i bambini e gli adolescenti.

In cosa è diversa dagli altri approcci?
La TCC si fonda su una solida alleanza tra terapeuta e paziente ed enfatizza la collaborazione e la

partecipazione attiva del paziente stesso.

È una terapia strutturata, pratica e concreta: poco viene lasciato al caso e il terapeuta prepara ogni seduta passo dopo passo per raggiungere gli obiettivi concordati insieme, allenando il paziente a diventare terapeuta di se stesso e fornendogli strumenti e tecniche pratiche di fronteggiamento e gestione dei problemi.

 

  • La TCC è centrata sul presente: il lavoro terapeutico è volto ai problemi attuali del paziente. L’esplorazione di ciò che è avvenuto nel passato risulta importante per capire meglio come si sono sviluppati e consolidati nel tempo i problemi oggi presentati, ma non costituisce l’elemento cardine su cui basare la terapia.
  • È una terapia di breve durata: la durata dell’intervento può variare a seconda degli obiettivi, della gravità e della tipologia della problematica, ma tende ad avere una durata limitata nel tempo, contenuta in genere tra i 3 e i 9 mesi.
  • Utilizza numerose tecniche finalizzate a modificare comportamenti, emozioni e cognizioni non funzionali. Esse derivano dall’integrazione del modello cognitivo con l’orientamento comportamentista ed includono il problem-solving, gli esperimenti comportamentali, il monitoraggio dei pensieri automatici, la programmazione delle attività, la distrazione, i compiti a casa, le tecniche di rilassamento, i coping cards, l’esposizione graduale, il role-playing, e molte altre ancora.

A cosa serve?

La TCC ipotizza una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, evidenziando come i problemi psicologici, emotivi e di comportamento vissuti dall’individuo siano in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali che si mantengono nel tempo. Non sarebbero gli eventi in sé a creare e mantenere ciò che la persona prova, ma è il modo distorto ed errato di pensare e interpretare certe esperienze che influenza in modo negativo l’umore e il suo comportamento.

La Psicoterapia cognitivo-comportamentale si propone, dunque, di aiutare i pazienti ad individuare i pensieri ricorrenti e gli schemi disfunzionali di ragionamento e d’interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni problematiche vissute dal paziente, al fine di correggerli, sostituirli e/o integrarli con pensieri più realistici e convinzioni più funzionali al proprio benessere (Terapia cognitiva). Aiuta, inoltre, la persona a modificare le abituali reazioni emotive e comportamentali che mette in atto in situazioni difficili, mediante l’apprendimento di nuove modalità di risposta, l’esposizione graduale alle situazioni temute e il fronteggiamento attivo degli stati di disagio (Terapia comportamentale).

La combinazione di queste due differenti forme di terapie porta alla riduzione e all’eliminazione del sintomo, apportando miglioramenti duraturi nel tempo. Mira a rendere la persona consapevole del proprio funzionamento mentale e capace di utilizzare in completa autonomia le tecniche apprese per gestire la propria sofferenza.

I servizi disponibili sono: 

  • Interventi riabilitativi e psico-educativi;
  • Disturbi del comportamento;
  • Disturbi di attenzione e iperattività;
  • Disturbi specifici dell’apprendimento.
  • Terapia di coppia, sostegno alla genitorialità.
  • Gestione dello stress e tecniche di rilassamento.